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A casa di Marisa Laurito, nuvole rosa in camera da letto: “Un frigo esagerato e una vita scapricciata”

A casa di Marisa Laurito, nuvole rosa in camera da letto: “Un frigo esagerato e una vita scapricciata”

di Vania Colasanti

31 luglio 2023

Nell’appartamento all’ultimo piano di un palazzo al quartiere Flaminio: “Napoli ce l’ho sotto pelle, è un magma che mi fa saltare. Ma Roma è la città che mi ha accolto e alla quale devo tanto. È pigra, scorre lenta come il fiume”

«La casa me la porterei sempre appresso. Il mio sogno è un bus troller a due piani con dentro tutto: camera da letto, soggiorno, vasca da bagno, terrazza sul tetto. Così farei su e giù tra Roma e Napoli e parcheggerei a due metri dal teatro Trianon Viviani di cui sono direttrice artistica». 

Ma l’appartamento di Marisa Laurito, all’ultimo piano di un palazzo al quartiere Flaminio, non ha ancora le ruote e così, quando l’artista partenopea lascia la sua amata casa di Roma, si porta dietro tutto: vestiti, provviste alimentari, perché, non amando gli alberghi, quando può affitta casa. 

Sempre seguita fedelmente da Piero: «Otto anni fa ho preso questo trovatello e il mio compagno ha pensato bene di dargli il suo nome. “Così quando mi chiami, arriva lui”, ha detto. E va finire che Piero Dog arriva sempre, mentre Piero Man si fa aspettare».

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito, sventola la bandiera del Napoli, sul terrazzo col cane 

Vulcanica come il suo Vesuvio, Marisa Laurito per la vita sceglie la Capitale: «Napoli ce l’ho sotto pelle, è un magma che mi fa saltare. Ma Roma è la città che mi ha accolto e alla quale devo tanto. È pigra, scorre lenta come il fiume. Certo il Tevere non è il mare, ma meglio di niente». 

E a cercare quel mare che non c’è, esce sulla terrazza protesa su Ponte Milvio. Dalla ringhiera, quasi fosse su una nave, Marisa sventola la bandiera del Napoli campione d’Italia. Ma la sua Napoli immaginata entra anche in casa, s’imprime con forza sulle pareti del soggiorno, nelle tante vedute partenopee, si sofferma su un Pulcinella, su San Gennaro, su un corno scacciaguai anche se lei, contrariamente a tanti concittadini, non è scaramantica.

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito

Il suo sguardo affettuoso indugia sulle foto degli amici che ha riunito sul pianoforte: ArboreMelato, De CrescenzoTroisiVittiProietti, Salvatores, persino Peter Falk e Alain Delon. Squilla il cellulare e in vivavoce lei parla con Renzo Arbore: «Marisa, grazie ancora per la cena di ieri. Guarda che la prossima volta mi devi fare il pesce finto che certe volte è più buono del pesce fresco».

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito

A cosa si riferisce? A tonno e patate. E a raccontare della luculliana serata è il frigorifero gigante rivestito di calamite all’esterno che l’attrice, con la sua erre moscia, definisce così: «Un frigo esagerato che rispecchia la fame atavica del Sud. Non devono mai mancare latte, uova e pane. Una mia ricetta veloce? Gli spaghetti alla puveriella, con uovo al tegamino, tanto parmigiano e pepe».


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06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito, il frigorifero

Poi c’è Marisa pittrice e scultrice con le opere che sono state esposte anche alla Biennale di Venezia, come il vaso in vetro e silicone, ora nel soggiorno. Un’intera parete è dedicata a Mia Martini che lei ha ritratto di spalle in un grande quadro rosso, mentre sul divano troneggia un ritratto fatto alla Laurito da Salvatore Fiume. Sul cavalletto, l’ultima sua opera: un vulcano in acrilico con la lava in silicone. Cielo celeste sul soffitto del salone e nuvole rosa nella camera da letto di “Marisa la nuit”, per dirla come il titolo del suo celebre programma tv.

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito

Foto e soprammobili sono ovunque. Anche il bagno è tutta una bottiglietta, un profumo, una cipria. Sopra la sua autobiografia “Una vita scapricciata”, per Rizzoli, è poggiata l’onorificenza al merito conferitole nel ’21 dal presidente Mattarella. Anche i libri sono dappertutto: «Quando non so più dove metterli, li lascio per strada sul cofano delle auto: un modo per far girare gli scrittori».

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito

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Vicino all’ingresso c’è la “Lover’s Room” con un letto a baldacchino: «Una stanza stile Bali, isola del mio cuore, che un tempo riservavo a coppie di amici che si amavano molto, oggi camera per gli ospiti. All’inizio questa casa non mi ha accettato, era come se non fossi in sintonia. Sono arrivata qui negli anni Novanta e le stanze erano cupe, buie. Ma sono riuscita a portare una ventata di leggerezza e positività».

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito

E per quando si rompe qualcosa, come la donnina in vetro verde che le ha regalato Arbore, lei l’aggiusta con il kit giapponese Kintsugi, comprato su internet: «Una colla che unisce le parti rotte con un filo dorato, perché anche le ferite non vanno mai cancellate».

06/06/ 2023 Roma, A Casa di Marisa Laurito, il cane

Sul tavolino del soggiorno, accanto alla scultura di Enrico Benetta con tante lettere, la biografia di Gigi Proietti con la sua dedica: “Senza Marisa è inutile”.