Provare a smarcarsi dall’ingombrante padre Johnny Dorelli è davvero difficile per Gianluca Guidi. Ha una responsabilità teatrale non indifferente: non far rimpiangere lo storico interprete di Don Silvestro in Aggiungi un posto a tavola, forse la commedia musicale più nota della premiata ditta Garinei e Giovannini, a cui si potrà assistere al Teatro degli Arcimboldi dal 28 gennaio al 14 febbraio. E invece pare proprio che ci riuscirà: al Teatro Sistina di Roma, il “tempio” dello spettacolo musicale italiano, ha avuto repliche dal 2 dicembre 2009 allo scorso 10 gennaio. E le richieste sono state tantissime, tant’è vero che il cast prevede di tornarci per un’altra settimana di repliche tra fine anno e l’inizio del 2011.
Aggiungi un posto a tavola ha festeggiato nel 2009 il suo 35esimo compleanno: la prima è andata in scena proprio nel 1974 al Sistina. Sul palco allora, oltre a Johnny Dorelli, c’erano attori di rango come Paolo Panelli e Bice Valori. E con questo spettacolo si ritorna alle origini: a recitare sono professionisti che vengono dal teatro. Nel ruolo di Crispino, il burbero sindaco del paesino in cui è ambientata la pièce, c’è Enzo Garinei, fratello di quel Pietro che dello spettacolo teatrale fu l’autore. A interpretare la prostituta Consolazione c’è invece la vulcanica Marisa Laurito. Che confessa: «Mi era già stato chiesto di ricoprire questo ruolo qualche anno fa. Ma ho rifiutato perché la sua interprete storica Bice Valori era morta da poco e non me la sentivo di rimpiazzarla». E altri sono i nomi poco noti al grande pubblico: Marco Simeoli, attore formatosi alla scuola di Gigi Proietti, sarà l’ingenuo Toto, mentre Valentina Cenni, che ha anche studi di danza alle spalle, interpreterà Clementina, la figlia del sindaco. Su cui Gianluca Guidi ammette: «Sarebbe stato facile scegliere per il ruolo dell’attrice giovane un volto noto in altri ambiti (e forse qui la mente va a Martina Stella e a Margot Sikabony, personaggi cinematografici e televisivi che hanno interpretato Clementina nelle riprese del 2003,ndr), e invece abbiamo preferito fare un vero provino».
La regia e le coreografie sono di Gino Landi e le musiche sono quelle originali del 1974 scritte da Armando Trovajoli. La presenza di Johnny Dorelli è stata costante, e gli attori ci tengono a precisare che nonostante la sua dedizione al lavoro non ha percepito alcun compenso e l’ha fatto per pura passione. E il testo? È più attuale che mai: la paura del “diverso” (che in questo caso è Consolazione), gli scontri tra atei e clericali che discendono dalla tradizione di Don Camillo e Peppone, anche le caustiche battute sul celibato dei preti che hanno reso famoso e amato questo testo teatrale tratto dal romanzo After me, the deluge di David Forrest. «Questo perché – sospira Marisa Laurito – in 35 anni l’Italia non è cambiata».